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LA “STESA DI CAIVANO: LE FRONTIERE DEL NUOVO “FAR WEST” L'Avvocato risponde 

LA “STESA DI CAIVANO: LE FRONTIERE DEL NUOVO “FAR WEST”

Di come alcune zone del nostro territorio siano diventate terra di nessuno, alla mercé di chi gestisce il malaffare, è cosa purtroppo risaputa: ultimamente balzata ancora di più all’attenzione pubblica, per i “fattacci” di Caivano.

Di recente, abbiamo fatto cenno al convegno nazionale intitolato “Giustizia a favore della Nazione”.

Riprendiamo, insieme all’avvocato Simone Labonia, alcuni punti trattati durante i lavori, da cui è scaturito che, in merito ai provvedimenti speciali adottati dal Governo, appare chiaro che lo stesso ha posto in essere azioni repressive, anche perché suggerite dagli operatori sociali del territorio.

Il predominio sullo stesso è essenziale, per la “gente di malaffare”, ed è importante manifestarlo continuamente con gesti eclatanti, che nulla hanno da invidiare agli standard del vecchio “FarWest” cinematografico.

Ci riferiamo alla pratica della cosiddetta “stesa”, che si materializza in una sorta di passerella di potere attuata da gruppi armati, che procedono sul territorio sparando in aria e minacciando chiunque si affacci ad una finestra o ad un balcone. Detta pratica, è stata fino ad ora considerata solo un’aggravante rispetto ad altri reati, ma si immagina di farla diventare un delitto autonomo, con punibilità particolarmente dura.

Qualche commentatore, come sempre avviene, ha tentato di configurare come una “forzatura di immagine” la presa di posizione del Governo: così come siamo convinti che, dalla stessa penna, sarebbero arrivate parole di accusa, se l’Esecutivo non avesse preso drastici provvedimenti.

Che la politica sia obbligata, a volte, a “mostrare i muscoli” per arginare fenomeni di criminalità organizzata, è fatto inevitabile, finalizzato a non lasciare via libera alla protervia delinquenziale.

È pur vero che la “stesa” può essere già inquadrata nelle norme attuali, come “violenza privata aggravata da metodo mafioso”: ma dobbiamo, purtroppo, convincerci che è in atto una vera e propria guerra, ed è necessario mostrare al nemico di essere presenti ed operativi, usando anche il Diritto Penale per attuare una necessaria opera di rassicurazione alla collettività, tale da non farla sentire abbandonata a se stessa.

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